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L’intervento si propone di realizzare un living lab diffuso, composto da tre “laboratori viventi” che nel più ampio framework “Dieta Mediterranea” diventano “fabbriche di futuro” e punto di incontro tra arte, scienza, identità, tecnologia e tradizioni per l’intero ecosistema.
L’intervento nasce dall’esperienza del Living Lab di Future Food Institute a Pollica del progetto Europeo H2020 “Cities2030”, e nei borghi di Pioppi, San Mauro e Serramezzana faciliterà la nascita di nuove idee e progetti, diventando palestre per giovani innovatori, makers, artigiani e imprenditori, ma soprattutto per coinvolgere la comunità.
Un Living Lab diffuso che ospiterà, durante tutto l’anno, programmi incubazione ed accelerazione di nuove idee imprenditoriali, produzioni artistiche anche in partnership con organizzazioni locali, europee ed internazionali per promuovere la nascita di imprese e la prototipazione di soluzioni innovative applicabili ai modelli produttivi tipici del bacino del mediterraneo, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
I laboratori, ad alto contenuto innovativo e tecnologico, riprendono il concetto di tecnologia nel suo senso greco, quello della sua radice semantica: in greco antico, infatti, “tèchne” sta per "abilità manuale, arte, mestiere”, ovvero qualcosa di molto legato all’uomo e alla sua capacità di saper trasformare la materia prima naturale in un’opera d’arte.
Per questo motivo, ragionando in maniera sistemica, il Living Lab diffuso farà dialogare le arti, la scienza e il mondo dei saperi tradizionali, troppo spesso accantonati, e che invece la tecnologia può valorizzare e innovare senza snaturare.